Il lago Kerkini è una delle mete preferite per chi ama la natura e la fotografia. In questo articolo trovi un po’ di storia su questo posto al confine tra Grecia e Macedonia del Nord e diverse informazioni utili per organizzare il viaggio.
Ciò che stupisce un visitatore che per la prima volta arriva sulle sponde del lago Kerkini è il numero incredibile di specie di uccelli, almeno 300, tutte concentrate in uno spazio relativamente ristretto.
Fino al 1928 il lago Kerkini non era permanente. In quell’anno il governo greco commissionò la società American Company John Monks-Ulen & Co un progetto per lo sviluppo della valle di Serres. Nel 1932 iniziarono i lavori che furono portati a termine nel 1982.
Il livello dell’acqua presente nel lago può variare anche di molto, andando da un minimo di 55 Km quadrati a un massimo di 85 Km quadrati. Il lago è profondo al massimo solamente 10 Mt.
Come arrivare al lago Kerkini
Per arrivare a Kerkini avrai bisogno di noleggiare un’auto. Probabilmente atterrerai all’aeroporto di Thessaloniki (Salonicco) e da li puoi noleggiare una macchina. Una volta arrivato a Kerkini il modo migliore per visitare il lago è a bordo di una barca. Avrai un paio di opzioni:
- La prima opzione è quella di unirsi a un tour con altre persone. Se si è in compagnia e lo scopo è quello di passare un paio d’ore nella natura è perfetto. Si paga poco e ci si diverte. Le partenze di solito sono a metà mattina o metà pomeriggio. Tieni presente però che, soprattutto il Sabato e la Domenica c’è molta gente.
- La seconda opzione, che sicuramente interessa i fotografi, è quella di chiedere ad un pescatore di farti da guida. Il costo è un po’ più alto rispetto ai tour sul lago, e ci si deve svegliare molto presto se si vuole essere sul lago all’alba per sfruttare la luce buona, ma almeno si ha tutta la barca a disposizione e si può andare dove si vuole.
Dove alloggiare
Se vuoi visitare il lago puoi dormire in un B&B nel villaggio di Kerkini. Su Booking.com puoi trovare degli ottimi sconti. In alternativa controlla su Trip.com.
Se decidi di visitare il Lako Kerkini, non dimenticare di fare un salto in Macedonia del Nord: non te ne pentirai. Qui trovi alcuni consigli sull’itinerario per visitare la Macedonia.
Kerkini e gli uccelli
A motivo della sua posizione nell’Europa dell’Est, il lago Kerkini offre un habitat unico per gli uccelli. E’ uno dei posti migliori in Europa per l’osservazione di più di 300 specie di uccelli, alcuni dei quali molto rari.
E’ possibile avvistare Aquile reali, Upupe, Svassi, Spatole, Cormorani (direi a migliaia), Cicogne Bianche e Nere e soprattutto il Pellicano Riccio che vive tutto l’anno in questo lago.
Nel lago Kerkini ci sono migliaia di Cormorani. Il guano che producono è talmente corrosivo che alcuni alberi sono privi di foglie e sembrano quasi spettrali.
Nei giorni che ho passato sulle rive del lago Kerkini ho scattato anche diverse foto agli Svassi in cova. Ovviamente non mi sono avvicinato più di tanto per evitare di disturbarli.
Se hai la possibilità di fermarti più giorni a Kerkini potrai sicuramente avvistare più specie e visitare le colline circostanti che ospitano diversi mammiferi compreso il lupo e il bisonte.
Spero di avere la possibilità di tornarci in inverno così da fotografare i pellicani in abito nuziale, con il caratteristico becco color rosso vivo.
Il Pellicano Riccio (Pelecanus crispus) a Kerkini
La maggior part dei fotografi che visita Kerkini lo fa per la colonia di Pellicani Ricci. Per un approfondimento consiglio vivamente la lettura del libro “Dalmatians – and other Pelicans” del fotografo svedese Brutus Östling.
Il Pellicano è un uccello migratore ma i pescatori della zona nutrono i pellicani durante l’inverno, che così non hanno più motivo di migrare.
Da un punto di vista naturalistico non è bello quando l’uomo modifica le abitudini degli animali, ma bisogna tenere presente che il Pellicano Riccio è ormai un uccello in via d’estinzione e si sta cercando in qualche modo di riparare ai danni ormai arrecati. Una situazione simile si è sviluppata in Yunnan con le scimmie senza naso.
Questo uccello è davvero imponente: con un’apertura alare di 3 metri e un peso di 13 Kg è il più grande delle 8 specie di Pellicani. Si nutre di pesci ma anche di piccoli di altre specie di uccelli.
Nella mitologia, i pellicani, sono associati a genitori che sacrificano il proprio cuore per risuscitare i propri piccoli. Ho scoperto di queste leggende solo una volta tornato ma la cosa non mi stupisce. Mi è capitato infatti di vedere un piccolo che era caduto in acqua ma, non potendo ancora volare, ha trovato riparo su un pezzo di legno. I genitori, per non abbandonarlo, gli sono stati accanto alternandosi nella pesca.
Purtroppo oggi la vita di questi uccelli è seriamente in pericolo. I siti di nidificazione e i luoghi in cui pescano sono sempre più antropizzati o vengono rovinati a motivo dell’inquinamento.
Conclusioni
I giorni trascorsi a Kerkini, in questo posto sperduto della Grecia, hanno accresciuto il mio amore e apprezzamento per la natura. Il lago Kerkini è un esempio di come uomo e natura non debbano necessariamente essere in competizione l’uno con l’altro. Certo, l’equilibrio esistente in questo luogo è davvero precario, quindi credo che una sensibilizzazione delle persone sui pericoli che molti animali corrono sia d’obbligo.
A questo riguardo, ciò che stanno facendo gli insegnanti della zona, portando i bambini sul lago ed insegnandogli a rispettare la natura, è la cosa migliore da fare.
Qui trovi le altre foto scattate a Kerkini. Non perderti anche questo articolo in cui parlo di un’altro posto che vale la pena di visitare in Grecia: Meteora. Qui trovi la mia guida di viaggio a Skopje, la capitale della Macedonia del Nord.
Stupende le foto e molto informativo lo scritto che le accompagna.
“Salonicco” è la parola italiana (veneziana in primis) per Thessaloniki.
La città ha una storia straordinaria, che merita di essere conosciuta. Interessante sapere che è la città natale di Kemal Atatürk
Grazie per le informazioni.
Grazie per le tue preziose info ,spero di poterle utilizzare nel migliore dei modi
Grazie a te del passaggio Roberto.
Buona Sera Fabio. avresti dei nominativi di pescatori che offrono questo servizio di accompagnamento sul lago??
Grazie mille
Purtroppo no Matteo. È passato troppo tempo. Ti consiglio di chiedere direttamente in albergo. Sicuramente ti indicheranno qualcuno. Buona giornata
Utilissimo post, ricco di belle foto e notizie, complimenti. Hai un consiglio sul periodo migliore per andarci.
ciao Roberto
Ciao Roberto, l’inverno è un buon periodo perchè i pellicani cambiano colore del becco. Ma se vai per i paesaggi in generale allora direi primavera quando non fa troppo caldo.
grazie, ne terrò conto.
wow, so nice, beautifull !
Thank you.. 🙂